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MA… I TITOLI ITALIANI SONO SUPER  o .... politici?
Se i titoli italiani hanno una "Protezione" e il Potere si affanna tanto a garantirli a tal punto che c’è bisogno di una Legge e della mobilitazione di: "Forze dell’ordine – Magistratura", in una baruffa di regole che, per capirle occorre l’Avvocato… per forza di cose deve trattarsi di cosa di grande valore!! Un sistema universitario a prova di bomba, dove lo studente al termine del corso di studio triennale o quinquennale, dovrebbe possedere un bagaglio culturale completo, ed essere pronto ad inserirsi nel mondo del lavoro con cognizione di causa. Mi domando, che senso ha, fare degli ulteriori studi e presentarsi agli esami di Stato, per potersi fregiare (per es.) del titolo di Ingegnere (per chi ha studiato ingegneria) e poter aprire uno Studio di Avvocato per chi ha studiato Legge. Ciò sta a significare che, dopo i cinque anni di scuole superiori + cinque anni di Università per un totale di dieci anni, il ragazzo è ancora in mezzo al mare. Sono costretto a fare una considerazione ed inserirmi come esempio vissuto e inconfutabile:
"Tra il 1956 e il 1958, in un percorso di 25 mesi, ho studiato esclusivamente leggendo il contenuto di 25 dispense per un totale utile di 750 pagine, sono riuscito a studiare TUTTA l’Elettrotecnica ottenendo una preparazione superiore a quella ottenuta da un comune mortale che ha seguito i canonici cinque anni di superiori.
Considerando che, chi ha studiato per cinque anni, letto tutti i libri che la scuola superiore ha reso obbligatori, seguito tutti gli insegnamenti, dovrebbe avere avuto (ai tempi) una preparazione 5volte superiore alla mia. Così non è in nessun caso e la pratica quotidiana ce lo mostra ogni giorno. Voglio raccontarvi la storia di un mio lontano parente che ha studiato da "Geometra" con specializzazione in programmazione:

"Siccome ai tempi mi occupavo di programmazione, un giorno la madre pompante mi disse: "Sai Gian Pietro, mio figlio si è diplomato: "Geometra Programmatore", anche lui sa fare i programmi". Bene, le dissi, Auguri!! Dopo pochi giorni la madre mi disse: "Se hai tempo, mio figlio avrebbe bisogno di qualche informazione su un problema che ha con il suo Computer. Io le dissi: OK!! Fammelo venire quando vuoi. Il problema era banale, non sapeva copiare su un Floppy una serie di FILE. Mi accorsi all’istante che era digiuno di Computer, figuriamoci, scrivere un Software!! Forse Gli avranno fatto delle lezioni di Informatica, ma di certo non sono state utili a nulla in campo pratico. Oggi ha un negozio di articoli da regalo e vive abbastanza bene. Però se avesse optato per la carriera di programmatore, di certo non sarebbe riuscito neanche ad iniziare!! Devo dire che il soggetto in questione è un ragazzo intelligente. Altro esempio: "Un ragazzo al secondo anno di Università in un corso di ingegneria meccanica, si rivolse a me perché aveva bisogno di alcune lezioni di "C" (linguaggio di programmazione). Lo feci venire nel mio studio e cominciai col domandargli a che punto fosse con lo studio del "C". Mi disse che di quella materia aveva ricevuto pochissime lezioni, con degli strumenti sorpassati, ma che, il suo Professore gli aveva assegnato un compito e non sapeva da dove iniziare. Mi illustrò l’ambiente universitario e capii che l’ambiente era di: "Vivere o morire". Gli feci un paio di lezioni e gli regalai un Compilatore della Borland (Turbo C), una versione per me sorpassata, ma per lui e per la sua Università, ultramoderna. Gli regalai anche qualche libro e cercai in tutti i modi di aiutarlo (era figlio di un mio amico). Ora il ragazzo è laureato (non per merito mio ma). Questo episodio vuole esprimere che lo studio non può essere qualcosa di istituzionale dove tutto avviene sotto un mare di formalità, senza nessuna passionalità. Come tutti sappiamo, la "Formalità" è fredda e non guarda in faccia nessuno.

Tutto deve girare come in una serie di ingranaggi e poco importa se nel sistema uno degli ingranaggi ha qualche dente rotto. Il meccanismo non si ferma mai e l’ingranaggio difettoso è costretto a seguire gli altri, fino a quando non perde la sua vera funzione e tutto il sistema gira (o è costretto a girare) male. Spesso le conseguenze sono assurde senza una apparente logica. Tradotto in pratica, l’esempio dell’ingranaggio lo si può comparare ad un laureato in possesso del suo "pezzo di carta avallato dalle istituzioni" il quale, una volta che si trova nel mondo del lavoro, si accorge all’improvviso di non sapere nulla!! Qualche volta meno di quando era uscito dalle superiori. Per questo sono stati inventati i Master che si tengono nelle grandi città e prevalentemente all’estero (guarda caso negli USA!!). Somme che spesso superano le varie rette pagate all’Università. Con i Master si concretizza il mio ragionamento, infatti, in poche settimane o qualche mese, si riesce a studiare in forma "TEORICO-PRATICA" una mole di nozioni che annullano completamente lo studio quinquennale universitario. La differenza sta nella libertà e nel rapporto che c’è tra l’allievo e il Tutor. Nessuna formalità ma… amicizia e rapporti concreti!!! Se un Master dura alcune settimane e… provoca un avanzamento determinate per la validità del laureato, immaginiamo un Ragioniere (es.) che per 5anni lavora in un grande studio di un grande commercialista. La risultanza è che, il ragioniere si trova da aver acquisito una mole di informazioni che possiamo equiparare ad un Master di 5anni.
Il risultato??

Provate a darvi la risposta da soli. Io dico che l’esperienza professionale ha una valenza super che supera di gran lunga uno studio tenuto in un ambiente: "Odoroso di timbri, loghi, bolli" e… professori che (loro malgrado) sono obbligati a pensare ai loro stupendi da fame e svolgere il loro lavoro spesso vincolati da Decreti e Norme, le quali altro non fanno che rendere tutto impersonale e arido. Come odio la puzza delle luride Formalità, che di certo mal si coordinano con l’essere umano. Le norme - regole – protocolli vari, sono lo strascico della legge n. 1298 del 4 Giugno 1938. Ed ecco arrivati al nocciolo della questione!! La Cultura è un bene prezioso per ogni persona e la qualità deve essere libera ed eccellente per tutti indistintamente. I pregiudizi che il Potere dello Stato italiano mostra verso sistemi di studio che non passano sotto il suo controllo, sono infondati e devono essere subito rimossi, se vogliamo avere un futuro migliore per i nostri figli. Già da oggi ci stiamo confrontando con altre nazioni e presto dovremo per forza essere in grado di gareggiare e vincere. Perché no?? Ora comincio a sentirmi felice e se cominciassi a piangere, sarebbe senz’altro di gioia. Sono felice perché sono riuscito a trovare il vero sunto di un discorso che comunque lo giro mi porta sempre verso la stessa tematica. Sarei ancora più felice se domani, qualcuno leggendo questo mio libro, pensasse di denunciarmi per aver scritto qualcosa contro il Potere dello Stato e della Nomenklatura italiana. Mi renderei conto in quel momento, di aver detto la verità e di aver reso irascibile qualcuno. Improvvisamente mi accorgerei di avere dato senso della mia vita!! D'altronde, solo la consapevolezza della mia unicità rende grazie a DIO.
Contraddizioni moderne.   

Un mondo di contraddizioni che chiunque con un po’ di obiettività ha potuto riscontrare nella propria vita. Io penso che, persino chi è abituato ad avere tutto, ha prima o poi sentito l’alito del Potere attorno al collo. Non una forza viva e leale ma… una serie di regole fittizie alimentante una macchina che spesso fa tanto rumore ma che non produce nulla di nuovo. Le ricchezze sempre in mano di pochi eletti che diventano sempre di meno e contemporaneamente più potenti. Una povertà che si conclama in un virus, e ogni tanto colpisce in azioni che ci stupiscono. Diciamo che il mondo sta degradando e nessuno si domanda perché. Al Potere necessita poco per tenere calmi i suoi sudditi: "l’auto – una casa – il telefonino e… l’iPod". A proposito dell’ iPod, nessuno si domanda che cosa in realtà esso rappresenta e quali introiti genera per il signor Steven Job. Nel primo trimestre fiscale del presente anno (2006), sono stati venduti 8.111.000 pezzi. Un bel Business, se si pensa che vengono fabbricati in parti del mondo dove la manodopera, costa una miserie (forse il 10%). Il guadagno: "Ammettendo sia di 100 Dollari a pezzo (ma è molto di più) lo possiamo quantificare in via provvisoria in: 8.111.000 x 100 = 811.100.000 (oltre ottocento milioni di Dollari), se aggiungiamo il guadagno sui motivi scaricati a pagamento: (Gli utenti iTunes scaricano al momento una media di 2,5 milioni di canzoni alla settimana, che equivale a una media annuale di 130 milioni di brani). Sotto una piccola tabella:

iPod venduti 1° trimestre 2006 (Guadagno) iTunes venduti 1° trimestre 2006 (Guadagno)
8.111.000 x 100 $ = 811.100.000 $ 30.000.000 x 0.50 $ = 15.700.000 $
Totale 811.100.000 + 15.700.000 = 826.800.000 $ /per tre mesi!!

Non credo basti un ragionamento lineare o semplicistico, con il quale, chiunque potrebbe dire: è la legge del commercio, beato lui!! Io dico che, tutto il terrorismo messo in campo (in Rete) da: "Istituzioni varie, negli ultimi (tre – quattro anni), per quanto riguarda il diritto d’Autore – Copyright e Brevetti, minacciando e attuando sanzioni pesantissime per chiunque si fosse permesso o si permetta di scambiare musica mediante Internet, è servito a spianare la strada per personaggi come il signor Job. A questo punto, si è trovato (Job) con un percorso personalizzato tutto da percorrere con il beneplacito delle leggi che per l’occasione sono state potenziate ad hoc. Questo tipo di andazzo (a livello internazionale) esiste fin dai tempi antichi, ed è il padre di tutti i Monopoli (tutti per uno obbligatoriamente).

Certo, non mi meraviglierei se una parte dei guadagni di questo personaggio che in fondo non mostra neanche bella presenza (fa pensare ad una figura virtuale che serve a delle entità segrete che hanno bisogno di tanti soldi), finissero in fondi atti a costruire dei canali alternativi alla vera legalità. Il principio è semplice e si potrebbe equiparare ad un certo detto: "Morte tua vita mea". La contraddizione "moderna" in questo caso è insita nei privilegi stessi che palesemente si concedono a pochi, terrorizzando le moltitudini. Se è vero che la Rete è nata con l’apporto di tutti: "Libera ed Anarchica", ed è vero che la sua evoluzione incrementale è dovuta alle singole unità che unendosi hanno creato l’evoluzione della stessa… è vero che nulla doveva essere precluso ai molti. Il fatto che poche entità si siano inserite all’improvviso a pretendere che solo i loro interessi fossero preservati, ha creato la più grande contraddizione che mai sia stata attuata nel mondo da noi conosciuto. Prepotenza a parte, devo dedurre anche che, il Potere non ha capito nulla!! Internet è nata per unire i popoli – promuovere la Conoscenza e principalmente per lo Scambio di idee. Basti considerare che, tutto quello che può essere scambiato in Rete è composto da File Elettronici e quindi digitali composti da una serie di BIT, per addivenire che, nulla può ostare al fatto che io o chiunque si decida in qualsiasi momento di scambiare con gli altri: le emozioni di qualsiasi genere esse siano. Quello che il Potere "STUPIDO" non ha capito si ritorce a danno di coloro che con la Rete desiderano implementare il loro Business. Internet si inizia a navigare per curiosità e… si cerca sempre qualcosa, per cui valga il tempo che si dedica alla navigazione. Se si trova qualcosa, si è invogliati a navigare sempre più spesso e tutto diventa come una dipendenza. Ma… la dipendenza passa se ci si accorge che il tutto diventa una trappola piena di veti. Contraddizione è constatare come la campagna che si sta facendo a pro dei detentori della musica (in special modo) è sproporzionata. Molto più agguerrita di qualsiasi lotta (legittima) che si sia fatta contro la droga.

Certo che, chi comanda si è accorto che combattere il commercio della droga è una cosa fisica, occorrono: "Mezzi – Persone – Capitali – Palle e Sangue da versare", mentre per diritti occorre inasprire le leggi – usare uomini e mezzi che già sono disponibili gratuitamente (forza Pubblica). Basta dare l’input e… la macchina infernale si mette in moto. Un ordine ad una squadra di "Agenti" e loro ti piombano in casa senza nessuna delicatezza: "Intercettano le tue telefonate alla barba della Privacy - Mettono sotto sopra il tuo Ufficio – Sequestrano e portano via il tuo PC e tu non puoi neanche fiatare!!". E… se per disgrazia trovano un CD con dei brani musicali MP3 scaricati da Internet, sei rovinato: "Una grossa multa e l’etichettatura di "Pirata" ovvero: "Delinquente". Potrei ridere ma non lo faccio, diciamo che faccio come il cinese: "Mi siedo in riva al fiume e aspetto gli eventi". Ho la speranza che questo stato repressivo passi e nel frattempo mi preparo ad ogni tipo di battaglia, con i giusti mezzi, morbidi e duri verso la prepotenza, in fondo si vive una volta sola e mi dispiacerebbe essere ricordato come una pecora.




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